"rascel

«Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico».
(Renato Rascel)

lunedì 23 dicembre 2013

23) .... waiting for Christmas...

*



...  oh yes, 2 days to Christmas! 
.... e quasi quasi ci siamo,  attendere, riflettere, gioire e... ricordare.

Cosa c'è al numero ventitre?

Una riflessione.

Dobbiamo " avere l'infinita ignoranza 
e l'immensa completa debolezza
per cui è benedetta l'umile infanzia" se vogliamo vedere Dio.
E' su questi versi che mi piace soffermarmi per riflettere sul Natale. Sono parole di un poeta francese che è tra i miei preferiti, Paul Verlaine (1844-1896). In questa poesia mi sembra riecheggino i versi della canzone "Reveries" di Paolo Conte, cantautore nostro contemporaneo, che ho scelto come emblema di questo blog, "Nous, de temps en temps nous sommes des enfants sans problèmes ni loi" siamo bambini senza problemi nè legge.

Noël
Paul Verlaine (1844-1896)

Petit Jésus qu'il nous faut être,
Si nous voulons voir Dieu le Père,
Accordez-nous d'alors renaître

En purs bébés, nus, sans repaire
Qu'une étable, et sans compagnie
Qu'un âne et qu'un bœuf, humble paire ;

D'avoir l'ignorance infinie
Et l'immense toute-faiblesse
Par quoi l'humble enfance est bénie ;

De n'agir sans qu'un rien ne blesse
Notre chair portant innocente
Encor même d'une caresse,

Sans que notre œil chétif ne sente
Douloureusement l'éclat même
De l'aube à peine pâlissante,

Du soir venant, lueur suprême,
Sans éprouver aucune envie
Que d'un long sommeil tiède et blême…

En purs bébés que l'âpre vie
Destine - pour quel but sévère
Ou bienheureux ? - foule asservie
Ou troupe libre, à quel calvaire ?



Natale
Paul Verlaine (1844-1896)
Traduzione di Cle Reveries


Gesù Bambino, come dobbiamo essere,
se vogliamo vedere Dio, il Padre,
permettici quindi di rinascere

In  bambini puri, nudi, senza altro riparo

che una stalla, e senza altra compagnia
che un'umile coppia, un asino e un bue;

Di avere l'infinita ignoranza 

e l'immensa completa debolezza
per cui è benedetta l'umile infanzia;

Di non agire senza che un nulla non benedica
la nostra carne portatrice di innocenza,
la stessa di una carezza,

Senza che il nostro occhio gracile
non senta doloroso lo stesso splendore
dell'alba alla fatica appena sbiadita,

Della sera che viene, il bagliore supremo
senza sentire alcuna invidia
che un lungo sonno caldo e livido ...

In puri neonati  che l'aspra vita
Destina - per quale grave o beato scopo? - 
Calca sottomessa a truppe libere, a quale calvario?

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*Grazie a blogmamma per il bellissimo calendario

2 commenti:

  1. Auguri di giorni sereni, luminosi di gioia interiore, a te e a tutte le persone che ami
    Uriel

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    Risposte
    1. Grazie e ricambio con affetto e stima i tuoi graditissimi auguri.
      Sei sempre molto gentile, e... Un vero amico.

      Elimina

Ciao, grazie per essere arrivati qui tra le mie "Reveries".
La mia curiosità di conoscervi è grande, se vi va, lasciate qui un commento.
... e se non avete un blog, postate come anonimo, ma lasciate il vostro nome, mi piace vedervi come persone